La Valle Di Lozio
Il comune di Lozio, che prende il nome dalla valle di Lozio, sorge a circa 1000 metri sul livello del mare ed è suddiviso in 4 piccole frazioni: Sucinva, Laveno, Villa e Sommaprada.
Villa che dista circa 3 km dalle altre frazioni si trova sulla strada che porta attraverso una folta pineta nell'abitato di Ossimo Superiore ed è a 1020 m. s.l.m.
Laveno che è a 975 m. s.l.m. é la frazione in cui risiede la Casa Comunale. Sommaprada 1060 m. s. l. m. posta ai piedi della Concarena. Sucinva è più a valle con i suoi m.850 s.l.m.
La Valle di Lozio offre uno spettacolo che vale la pena di essere visionato da tutti gli amanti della montagna, infatti, è circondata dalle montagne rocciose del Pizzo Camino, la Concarena, la Bacchetta ed altre meno conosciute ma pur sempre meritevoli. Il cielo azzurro è sempre a portata di mano, come la chiesetta di S. Cristina che si può raggiungere facilmente dalle frazioni di Sommaprada e di Villa. Ogni anno, infatti, per ricordare la Santa nella notte tra il 23 e il 24 Giugno, il G. E. L. (Gruppo Escursionisti Lozio) organizza una fiaccolata intitolata "Fuochi di pace". Molto fiabesca e con una partecipazione ogni anno sempre più massiccia si percorrono circa 2.5 km da Villa attraverso un sentiero nel bosco e 1 Km da Sommaprada per congiungersi dinnanzi alla bellissima chiesetta che risale al XVIII secolo collocata ai piedi della Valle Baione come una fedele sentinella.
Sopra l' abitato di Villa era situato un castello feudale appartenuto alla famiglia Nobili, ancora oggi si possono vedere i ruderi di un muraglione di cinta e, più in alto, i ruderi di una grossa torre.
Itinerari ed Escursioni
PASSEGGIATE:
I collegamenti fra le frazioni e verso Ossimo
Villa - ruderi Castello Medioevale dei Nobili
Sommaprada - chiesetta S. Cristina - Villa
Villa - strada dei monti
Sommaprada - Laveno - monti di Cerveno
ESCURSIONI:
Sommaprada - monti di Cerveno
Sommaprada - Bivacco Val Baione - Cima Bacchetta
Sommaprada - Bivacco Val Baione – Cima Bagozza
Villa - malghe Onder - Colle Mignone - Ossimo
Villa - malghe Val Burnega - Valli Piane
Villa - malghe Varicla - rifugio Laeng (m. 1760)
Villa - Lago di Lova
ITINERARI PER MOUNTAIN BIKE:
Sommaprada - Monti di Cerveno
Villa - chiesetta S. Cristina
Sucinva - Malegno, per la vecchia strada
Villa - Ossimo - Borno (o Annunciata)
Villa - monte Mignone
ITINERARI A CAVALLO:
Gran parte dei percorsi sopracitati possono essere percorsi a cavallo
SCI ALPINISMO:
Monte Sussino
Passo Varicla
Museo Etnografico
"La Casa-Museo della Gente di Lozio"
La casa-museo è organizzata su quattro piani che hanno conservato gran parte delle caratteristiche architettoniche di una volta, tanto nei materiali (legno e pietra) quanto nella presenza di alcune strutture particolari (le volte in pietra, i solai e pavimenti in legno).
Al piano terra si trovano la stalla e la cucina. Nella cucina, dove è ricostruito un camino sul quale è appeso il parol (paiolo), c'è un vecchio esemplare mobile da cucina, una credenza formata dalla spicina - la parte superiore con antelli in vetro - e dalla farinera - la parte inferiore con i grandi cassetti con apertura a ribalta che venivano riempiti di farina. Sui muri sono poi appesi strumenti e stoviglie varie utilizzati in cucina.
La stalla è invece sormontata dalla volta in pietra, all'interno della quale in un angolo di apre l'apertura (bus del fé) che dal fienile posto al piano superiore consentiva un agevole rifornimento di fieno per gli animali. All'angolo opposto della stanza presto verrà ricostruito anche il cosiddetto balarol, un impalcato in legno con le panche, l'angolo della stalla dove una volta si passavano le serate; qui ci si riscaldava col calore delle bestie e si raccontavano ai più piccoli le bote, storie e aneddoti che spesso riguardavano apparizioni di morti, streghe e altri argomenti spaventevoli, il corrispondente - probabilmente ancor più impressionante - dei film dell'orrore che al giorno d'oggi possiamo guardare in televisione.
Al primo piano ci sono altri tre locali. Vi sono ricostruite due camere: una matrimoniale con un letto a due materassi sovrapposti (quello sotto in crine - sostituto del vecchio cassone di scarfoi, le foglie di mais - sopra quello in lana), la culla, il pitale (bocal), un cassettone da camera e, appesi alle pareti, quadri contenenti numerosi preziosi pizzi e ricami, risalenti anche al secolo scorso, restaurati da Massa Giovanna; l'altra camera è invece col letto singolo, un comodino con la sua candela, tendine in pizzo alle finestre e un cassettone pieno di biancheria che trabocca dai cassetti. Tra le due stanze da letto un piccolo locale è invece interamente occupato da vetrine che contengono e proteggono abiti (anche un vestito da sposa - per noi curiosamente scuro - d'inizio secolo), biancheria intima, accessori d'abbigliamento femminili e indumenti vari.
Al secondo piano si trovano il fienile (fenil) con rastrelli, forche, tridenti e i diversi tipi di gerle per il trasporto di fieno e patus (pattume di foglie che veniva raccolto nel sottobosco e che veniva utilizzato per il "letto" delle mucche); l'era - lo spazio di passaggio tra esterno e interno posto dopo il portone d'ingresso che da sul retro - dove si trovano un carro col düf (giogo), l'aradel (aratro) e gli attrezzi per fare la legna. In uno spazio rialzato ci sono poi vari altri oggetti domestici: ferri da stiro, macchina da cucire, un soi (il grande recipiente di legno nel quale si lavavano i panni), cappello e mantello da pastore, pennello e rasoio da barba, ecc.
Nel sottotetto il solaio, un unico grande ambiente nel quale si trovano vari oggetti da militare tra i quali una portantina per feriti risalente alla prima guerra mondiale, l'angolo della scuola con un piccolo banco e una grande lavagna, l'angolo del marengù (falegname) e del minor (minatore) con i loro attrezzi, uno smielatore, tre diversi tipi di carriola, il vecchio sportello (stile quasi western) della banca e, appesi ai travi, esempi dei prodotti che dava la terra: granoturco, orzo, segale, frumento, ecc.